IL CYBERTHRILLER © di Cittanet


LA SCRITTURA DI QUESTO CYBERTHRILLER © E' MOMENTANEAMENTE INTERROTTA. SI RINGRAZIANO TUTTI I  CITTADINI CHE HANNO CONTRIBUITO FIN QUI.

Naturalmente, l'opera che state per leggere e' libero frutto di fantasia, ed ogni legame con la realtà è puramente casuale (almeno per ora).

Attraversò piazza del Duomo con il bavero rialzato e il cappello ben calcato, ma con il freddo pungente di quegli ultimi giorni di dicembre nessuno ci fece molto caso. Era arrivato in treno a Reggio Emilia e contava di ritornare quanto prima in stazione. Entrò dalla porta a bussola - un tempo era una filiale della banca - dell'edificio sull'angolo, di fronte alla farmacia comunale e si sedette davanti al punto Internet pubblico della Cassa di Risparmio di Reggio Emilia: perchè la banca offrisse un collegamento gratuito a qualunque sconosciuto volesse entrare è una storia che ha dato adito a parecchie dicerie, ma non è utile per il seguito del nostro racconto.

Si sedette alla tastiera di un personal computer senza nemmeno togliersi cappello e cappotto. Sulla postazione vicina uno studente pieno di lentiggini stava giocando i suoi ultimi soldi virtuali a Internetwork City e non aveva il tempo di notarlo.

Aprì il collegamento di rete e si collegò a quel server americano che offre a tutti e senza formalità una casella gratuita di posta elettronica: l'ideale per trasformarsi in un nome senza volto. Si qualificò con pochi dati essenziali, accuratamente inventati, e costruì la sua nuova identità. Poi aprì il programma blocco notes del personal computer, inserì furtivamente un dischetto estratto dalla tasca del cappotto e copiò un messaggio, uno solo, insieme ad una lista lunghissima di indirizzi che aveva portato con sè sul dischetto, naturalmente nel campo Bcc. Come si fosse procurato la lista è presto detto: aveva sfogliato un numero infinito di indirizzari di città virtuali, aveva mandato un suo "agente" software a spiare pagine su pagine di hobbisti e di piccole imprese italiane, aveva origliato a tutti i newsgroup italiani, aveva raccolto pazientemente decine di migliaia di nominativi e di indirizzi, li aveva ripuliti dai doppioni, aveva testato che fossero ancora attivi e infine li aveva raccolti in un'unica, lunghissima lista. Tutto ciò era stato fatto in maniera efficiente, pulita e soprattutto anonima durante le pause pranzo.

Ripensava a quei mesi di lavoro mentre anonimo e silenzioso il suo messaggio si stava avviando per gli imperscrutabili sentieri della grande rete. Era contro la netiquette, ma in fondo, cosa importava? Cosa aveva da perdere? E' inevitabile che le rivoluzioni calpestino alcune convenzioni ed usino le armi che si trovano a portata di mano. Il dado era tratto. Nulla sarebbe stato più lo stesso in Italia.


Quella sera sembrava uguale a tante altre in una casa di Messina. Agos era stato il primo dei fondatori di Cittanet. Era rientrato a casa stanco dal lavoro, aveva mangiato guardando il telegiornale RAI, aveva pensato che almeno a Messina il clima era gradevole, mentre tutt'Italia era stretta da una morsa di gelo, e alla fine aveva acceso il suo computer senza idee particolari in mente. Si era collegato, più per abitudine che per altro, alla posta elettronica. Nel momento stesso in cui il click del suo mouse stava aprendo quell'inaspettato messaggio arrivato nel pomeriggio, sentì un brivido alla schiena, come un presentimento: nemmeno la sua vita, dopo, sarebbe stata più la stessa.

Il messaggio proveniva da adipietro@hotmail.com. Lesse il testo con crescente stupore, mentre il suo respiro rallentava fino a fermarsi:

"Caro Agos,

permettimi di darti del tu e di farti qualche domanda. Ti senti soddisfatto della vita politica italiana? Quando voti dai la tua fiducia a persone in cui credi, o scegli il meno peggio? Ci sono ideali politici per i quali saresti pronto a combattere e a sacrificarti? Pensi che in Italia ci sia una vera alternativa o che destra e sinistra siano due modi identici per arraffare il potere?

Voglio parlarti di un progetto che insieme ad alcuni amici ho elaborato in segreto nell'arco degli ultimi. E' un progetto importante per il nostro Paese. Vogliamo abolire la classe politica e passare alla democrazia diretta, telematica, con un governo eletto direttamente dai cittadini, semplice esecutore della volontà della maggioranza, che verrà espressa immediatamente su ogni singola decisione via Internet.

Un'Italia senza politici sarà un'Italia veramente democratica, e con il tuo aiuto la costruiremo insieme. Dobbiamo organizzarci e dare battaglia al sistema dei partiti, presentarci alle prossime elezioni politiche, vincerle e promuovere una riforma costituzionale volta ad abolire lo strapotere delle strutture di partito nella vita politica ed economica italiana.

Vogliamo raccogliere simpatizzanti, ma anche candidati. A differenza di tanti uomini politici che purtroppo sono sulla bocca di tutti, i nostri candidati dovranno essere incensurati, diplomati o laureati, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, dotati di una propria attività lavorativa e mai iscritti in precedenza a un partito o a un'associazione politica. Soprattutto dovranno giurare che accetteranno di essere eletti esclusivamente per portare a termine le riforme costituzionali, per tornare poi al proprio lavoro di sempre, dopo aver reso al Paese il servizio di liberarlo dalla morsa della classe politica attuale.

Adesso sta a te decidere se vuoi essere dei nostri. Aiutaci con la tua esperienza e con il tuo entusiasmo ad andare avanti. Ma stai attento: cercheranno di soffocarci e di tapparci la bocca. E' un progetto che potrebbe anche mettere a repentaglio la tua vita. Ma io sono al servizio del nostro Paese come lo sei tu e finchè ci saranno uomini con noi l'Italia avrà una speranza di cambiare.

Ti abbraccio"


Agos, che coltivava una forte passione per la telematica , (gli amici si stupivano di come fosse tanto attirato dai BIT , mentre loro si interessavano più che altro di BOT), dopo un attimo di comprensibile sorpresa rilesse più volte e studiò a fondo il messaggio ricevuto: o si trovava di fronte ad un vero e proprio X-FILE all'italiana , o il testo nascondeva qualcosa di realmente fondato.

Non essendosi mai interessato attivamente di politica e non avendo peraltro nessuna intenzione di farlo, volle comunque vederci chiaro per cercare una traccia di quanto ricevuto in e-mail. Aveva sentito e letto quelle frasi altre cento , mille volte nella sua vita e sembravano tutte sempre dettate da convincimenti profondi (così come quando già da decenni si dava per imminente l'inizio dei lavori per la costruzione del ponte sullo stretto). Si collegò quindi sul sito di alcuni partiti politici dalle ideologie le più disparate: lesse la homepage del Pds ma non c'era quanto cercava. Aprì allora un URL su Forza Italia: la ricerca risultò infruttuosa. Anche i Verdi e Rifondazione e Alleanza Nazionale avevano in quel tempo pagine su Internet: stesso risultato.

Si convinse allora che la chiave del messaggio era da ricercare altrove , e mentre era assorto in tali pensieri, maldestramente rovesciò il bicchiere sulla scrivania. Nel tentativo di evitare il contatto del liquido con la tastiera del computer , come se una mano invisibile lo avesse guidato, premette il bookmark ritrovandosi sull'ANSA. Quella notizia, riportata come l'ultima giunta in Redazione, gli sembrò degna di attenzione: si mise a rimuginare su quel tassello del mosaico.

Il beep della posta elettronica in arrivo fece saltare Gimmy, il suo siamese, che dormicchiava sul tappetino del mouse lisciandosi beatamente i baffi.


Anche alzuin restò scioccato dal messaggio: perchè proprio lui? E chi era questo adipietro? Non sarà mica il "Tonino" diventato tanto famoso in questi ultimi anni?

Mosso dalla curiosità alzuin cercò di scoprire se anche altri amici di Cittanet avessero ricevuto il medesimo messaggio e mandò un e-mail pubblico. Poi, accese lo stereo, mise un CD con musica anni Ottanta e si collegò a uno dei suoi siti preferiti senza più pensare al messaggio misterioso.

Dopo qualche minuto il computer fece beep: il programma di posta elettronica aveva controllato automaticamente se erano arrivati nuovi messaggi: gli avevano scritto due concittadini, FAX e natali, ed entrambi avevano ricevuto lo stesso e-mail. Col passare del tempo gli scrissero tutti gli altri amici di Cittanet e tutti avevano ricevuto il messaggio misterioso.

Alzuin era sconcertato: ciò che scriveva adipietro lo interessava ma non essere stato scelto appositamente ed essere "uno fra i tanti" lo infastidiva in modo incredibile. Bisognava prendere una decisione difficile ed non se la sentiva di prenderla da solo: se tutti i cittadini avevano ricevuto la stessa proposta era giusto che agissero di comune accordo e non ognuno di testa propria.

Alzuin mandò a tutti i cittadini il seguente messaggio:

"Abbiamo ricevuto tutti lo stesso e-mail: potrebbe essere una cosa seria come una bufala tremenda: io avrei intenzione di andare avanti e chiedere ulteriori informazioni ad adipietro; vorrei sapere che cosa ne pensate".

Si era fatta già mezzanotte e il giorno dopo alzuin sarebbe dovuto andare al lavoro, per cui spedito il messaggio decise di spegnere il computer e andare a riposare. Accese la TV: davano un film di speciale sul Festival di Venezia, iniziò a vederlo, ma si addormentò quasi subito.

La notte per alzuin fu un vero inferno: si era sognato che veniva eletto e che, mentre si accingeva a fare il primo discorso, veniva gambizzato da alcuni terroristi. Inizialmente aveva dato poco conto alla lettera del giorno prima ma, dopo una nottata simile, alzuin non aveva altro per la testa. Già stressato si mattina presto, si accese una sigaretta ed andò a fare colazione.

Dopo aver mangiato qualcosa alzuin partì e, appena arrivato in ufficio, decise di controllare subito la posta elettronica in arrivo. Non tutti i cittadini gli avevano ancora risposto e per il momento solo tre erano disposti ad "andare avanti": FAX, natali e smals. Alzuin si incaricò, quindi, di scrivere un messaggio ad adipietro chiedendo di avere maggiori informazioni sul suo progetto rivoluzionario. Proprio mentre faceva clic su "invia", suonò l'interfono: era Giulia, la sua segretaria che gli rammentava gli appuntamenti della giornata; sarebbe stata lunga e faticosa.


Smals in quei giorni si trovava in Australia, attirato dalle temperature estive e soprattutto dalla presentazione dei progetti che la città di Sydney si apprestava ad avviare in occasione della futura olimpiade, Sydney2000. Dal quando era stata proposta la candidatura di Roma, smals non aveva che un solo pensiero in testa: sbalordire il mondo con una grande invenzione: quale migliore vetrina se non una olimpiade vista da centinaia di milioni di spettatori?

Smals stava lavorando da anni alla sua invenzione: un potentissimo generatore di ologrammi che avrebbe riprodotto negli stadi di tutto il mondo ciò che stava accadendo a migliaia di chilometri di distanza negli stadi dell'olimpiade australiana; migliaia di spettatori negli stadi delle proprie città avrebbero visto sotto i propri occhi le immagini tridimensionali degli atleti che stavano gareggiando dall'altra parte del mondo.

Quando ricevette il messaggio, collegandosi con il suo portatile non si sarebbe mai aspettato un messaggio del genere. Leggendo gli altri messaggi si accorse del messaggio di alzuin e subito rispose dando la propria disponibilità. Al momento però non diede eccessiva importanza alla cosa ed accettò di buttarsi in questa avventura soprattutto perché era qualcosa "di nuovo". Quando ritornò nel suo albergo, lo Sheraton dell'aeroporto, riaccese il computer e cominciò a pensare alla lettera ricevuta dal fantomatico adipietro. Strani pensieri lo stavano assalendo, pensava alle possibili conclusioni di tutta questa storia e nella sua mente cominciò ad insinuarsi un dubbio: "e se volessero instaurare una dittatura approfittando del consenso popolare?". Aveva deciso: bisogna scovare questo adipietro e scoprire chi era! Si affrettò a raccogliere i bagagli per recarsi al vicino aeroporto e salire sul primo volo ALITALIA che lo avrebbe riportato in Italia; una volta a casa avrebbe contattato gli altri concittadini per spiegare le proprie paure e per mettere a punto un piano comune.


COS'E' UN   CYBERTHRILLER ©

Un Cyberthriller è un racconto di tipo "thriller" scritto a molte mani sulla rete. Si compone di brevi puntate o episodi scritti da persone diverse, che fanno riferimento ad un'avventura che si sviluppa a poco a poco sulla rete, senza un piano predefinito, ma che prende forma per volontà degli autori. Più storie si potranno incrociare in parallelo in episodi diversi, e sarà cura dell'organizzazione dare una sequenza temporale e collegare insieme lo svolgimento.


Altri racconti nel cyberspazio

Se volete leggere il racconto a più mani del Corriere della Sera su Internet, vedete all'indirizzo www.rcs.it/citybook/arianna.htm. Potrete continuare con un vostro episodio la storia iniziata dal famoso giornalista del Corriere Beppe Severgnini.

Troverete una telenovela a puntate della 3M e C di Bologna su Red Bricks, mentre l'indirizzo per un racconto di fantascienza multimediale interattivo è www.multisoft.it/gianni/cybstory.htm.

Se volete partecipare infine alla terza edizione del "Tacchino Letterario", un nuovo concorso di scrittura su Internet, vedete all'indirizzo www.fabula.it.


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